CCCP: insieme per celebrare i 40 anni dall'esordio discografico

40 anni fa usciva l'EP "Ortodossia", il primo atto di un gruppo passato alla storia della musica italiana per essere uno dei più influenti di sempre nel comparto del punk rock: i CCCP.

Dopo tutto questo tempo le 3 C sono ancora al loro posto, la P anche. La Fondazione Palazzo Magnani ha organizzato una mostra dal titolo "Felicitazioni! CCCP ? Fedeli alla Linea 1984-2024" nei chiostri di S. Pietro a Reggio Emilia, attiva dal 12 ottobre all'11 febbraio 2024. Tra cunicoli e sale si affollano i ricordi, i cimeli, costumi di scena, fotografie, contenuti audio video, collaborazioni. E' palpabile il gran lavoro che c'è dietro, che ha richiesto un impegno di 13 mesi: "Non ho mai smesso di spostare e catalogare quello che conservavo", dice Annarella. "Grazie a un'amica ho scansionato foto e video e messo tutto in un armadio. Oggi quell'armadio è stato aperto. In questo modo ho voluto salvare la parte femminile del CCCP, mi spiaceva che andasse persa, dopo il tanto lavoro fatto. Una faticaccia".

Secondo l'assessore alla cultura e al marketing Annalisa Rabitti, "nella storia della musica italiana c'è un prima e un dopo i CCCP. Quando abbiamo ragionato su una mostra in occasione del quarantennale del loro primo Ep Ortodossia non abbiamo avuto dubbi: doveva essere allestita a Reggio Emilia e doveva essere una mostra straordinaria". La mostra è molto più che la celebrazione di una band. È la rappresentazione di un territorio, dei suoi ideali. All'interno del chiostro è stata riprodotto una parte del Muro di Berlino crollato nel 1989. "Non era solo un muro, ma un insieme di significati. Il comunismo emiliano è stata un'altra cosa, liberazione e affrancamento, non negazione. È la nostra storia e in questo modo possiamo affrontarla".

Sabato 21 ottobre e domenica 22 i CCCP saranno presenti al Teatro Municipale Valli di Reggio per il Gran Galà Punkettone di parole e immagini. I biglietti sono stati polverizzati in poche ore. I quattro moschettieri si racconteranno, dicendo ciò che sono e che sono stati, ma senza tralasciare una proiezione verso il futuro. L'entusiasmo con cui il gruppo ha aderito a questi progetti e il riscontro di pubblico registrato hanno condotto a delle riflessioni: "Abbiamo ritrovato molti brani e testi inediti, chissà se usciranno. Potrebbe succedere come non succedere", ha detto Massimo Zamboni in conferenza stampa. Ma, se le parole sono sibilline, l'espressione del volto è molto più chiara. Uno di questi pezzi è la colonna sonora di una delle installazioni della mostra. Si intitola "Onde" e viene incarnata da una serie di casse stereo "impiccate" al soffitto.

Ma che cosa sono stati realmente i CCCP? A questo risponde Lindo Ferretti: "Eravamo uno stato della mente e una disciplina della carne. Non possiamo fare finta di essere giovani, io sono vecchio, loro sono anziani. Annarella è l'amministratore delegato e l'esecutore testamentario dei CCCP. Ci siamo ritrovati come se ci fossimo lasciati il giorno prima e resi conto di essere una cellula dormiente. Ma cosa dovremmo fare oggi, ci siamo chiesti. Uno spettacolo stabile, il trovare un ordine dove l'ordine non c'è mai stato".

Temistocle Marasco

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