Quando Leoluca Bagarella progettava il sequestro di Ivana Spagna

"Ci facìa acchianari 'u sangu 'n testa" ("gli faceva salire il sangue in testa"). Con queste parole un uomo del clan descrive la passione del boss Leoluca Bagarella per Ivana Spagna.

Don Luchino lo rende palese una sera di febbraio, mentre guarda il festival di Sanremo. Negli anni '90 l'artista veneta sale per ben 3 volte sul palco dell'Ariston (1995, 1996 e 1998) ottenendo nelle prime 2 occasioni ottimi piazzamenti. Durante la sua esibizione lo spietato assassino del clan dei corleonesi, autore di centinaia di omicidi e per questo condannato a 13 ergastoli, per un attimo è sopraffatto dalle emozioni ma, cresciuto a pane e violenza, pensa alla soluzione che gli è più congeniale: "Chista mi piace, ci fussi 'i sequestrarla".

Che gli piacesse Spagna non era un mistero, visto che ascoltava le sue canzoni ovunque fosse possibile. Che avesse una passione che andava oltre l'aspetto artistico non era noto, almeno fino a quella sera. Chi ha raccontato la vicenda, però, l'ha inquadrata più come una battuta guascona, di quelle che si fanno tra uomini, senza che ci fosse realmente la volontà di commettere un reato.

Certo, quale uomo non ha mai progettato di rapire la donna che più desidera? In questo caso, però, si può essere influenzati dall'identità della persona che ha pronunciato quella frase, uno che i rapimenti li ha realizzati davvero.

In realtà, per ciò che di lui si conosce, Bagarella è sempre stato fedelissimo alla moglie. Nessun tradimento, nessuna avventura extraconiugale, salvo quelle rimaste confinate nella propria fantasia, in cui cade ciascun essere umano, boss compresi.

Ivana Spagna, pochi giorni fa, è ritornata sull'argomento, riconoscendo a certe intenzioni una maggiore concretezza rispetto a quanta gliene abbiamo riconosciuto fino ad ora: "Se è vero che Leoluca Bagarella stava ipotizzando di rapirmi? È tutto reale. C'è un grande magistrato che ha seguito la cosa. Io non ho mai avuto contatti e niente, ma sembra proprio che sia tutto vero. Era il 1995". Intanto, cara Ivana, "siamo tutti quanti in cerca d'amore, lupi solitari con un grande cuore, aggrappati ad ali di illusioni, in cerca di emozioni, prigionieri liberi".

Temistocle Marasco

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