Sanremo 2021, prima serata: applausi per Ibra

14 gol in 14 partite, un mezzo infortunio con la Roma pochi giorni fa ed eccolo imponente sulle scale dell'Ariston nello stesso ruolo di sempre: attaccante, leader.

Gli autori del festival non si sono lasciati sfuggire l'occasione di sottolineare la sua personalità, mettendo in scena dei siparietti con Amadeus che gettano ombre su chi sia il padrone di casa nel tempio della musica italiana.

Visivamente la punta del Milan sembra la custodia del conduttore, con cui condivide il profilo da Cyrano. "Ama, stai sereno. Finchè c'è Ibra va tutto bene". Lo svedese sintetizza ciò di cui c'è bisogno al festival, soprattutto nella prima serata: qualcuno a cui aggrapparsi per non essere divorati dall'ansia. E questa sensazione è così democratica da coinvolgere tutti, dai cantanti in gara ai super ospiti, dai presentatori alla giuria, dai veterani agli esordienti.

Così non è difficile spiegare le stecche oppure le grida travestite da acuti che serpeggiano nelle performance più o meno centrate degli artisti. Sotto questo aspetto, rivedibili Diodato e Aiello. Quantomeno emozionato Ghemon.

Sceglie il travestimento Max Gazzè, ispirato come il personaggio storico che rappresenta e pronto a spargere la pozione magica di cui alcuni suoi colleghi avrebbero bisogno. E' ugualmente mascherato Francesca Renga, ma dall'ombra di se stesso.

In questa batteria non può mancare Achille Lauro, addobbato da glam rocker: peccato che, tra piume, unghie finte e lacrime di sangue, passi in secondo piano il messaggio del brano, legato al periodo buio vissuto dai lavoratori dello spettacolo.

Loredana Bertè viaggia col pilota automatico per esperienza e repertorio, ma scivola su una buccia di banana quando presenta l'inedito "Figlia Di?": le sue labbra e la canzone non si incontrano mai, e così il playback è mortale.

Hanno rischiato il forfait, ma sono risultati convincenti Francesca Michielin e Fedez (supportato a tratti dall'autotune), autori di una prova chiusa tra le lacrime. Sono fuori di testa e diversi da tutto i Maneskin, con un rock energico che svernicia i fiori della città ligure; audaci, sicuri, aggressivi, sono gli altri Ibrahimovic della serata.

Temistocle Marasco

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