Ai treni che ho perso - tiromancino

Io dedicherò una canzone, una poesia, ai treni che ho perso.
A chi non sarò, a chi sono stato, a chi ho tradito e credevo diverso.
Poi ritroverò il tempo che, stando con te, io davo per perso.
Non so dire ‘no', ma il prossimo ‘sì', facciamo così, sarà diverso.

A chi ho amato e non amo già più, agli occhi tuoi blu, al cielo lassù.
Agli amori che sbagliano via e arrivano qui a casa mia.
A un aereo che non vola più, ai gatti che hai tu, al mare più blu.
Al bambino che è dentro di me, al vino più buono che c'è.

A quei baci che tu davi a me e ho buttato via in un gioco perverso:
io ne morirò, sapendo che quel che mi hai dato io l'ho perso.

A un gabbiano che già vola via, alla polizia, a un'Ave Maria.
A chi ho amato e non amo già più, a quei grandi occhi che hai tu.
All'ossigeno che finirà, a un'altra città, al mio papà.
Agli amori che scappano via, a chi comprerà casa mia.