
Canzoni da matrimonio: il meglio ed il peggio per il grande giorno
Classiche o moderne? Gusto personale o asettica playlist trita e ritrita? Balli di gruppo si o balli di gruppo no? Tastierista da pianobar con basi campionate o gruppo al completo? Musica solo a fine cena (o pranzo) oppure durante tutta la festa? Chi paga la Siae e quanto costa?
In questo articolo probabilmente nessuno di questi interrogativi troverà risposta. Ma, siccome i matrimoni si fanno prevalentemente nel periodo estivo, blateriamo un pò di parole sull'argomento.
Intanto è bene capire quanto questo aspetto è importante per voi. Per alcuni può essere un elemento marginale, tanto da affidarsi all'artista proposto dal proprietario della sala ricevimenti, a scatola chiusa. C'è chi ha l'amico musicista, magari non troppo bravo, a cui non si può dire di no. Qualcun altro la musica non la calcola proprio perché l'importante è magnà.
Ma se non siete di questa parrocchia, vi troverete d'accordo con chi scrive nel sostenere che la scelta dei pezzi che accompagneranno ogni momento della giornata è importantissima per distinguere un bel matrimonio da un matrimonio che zoppica.
E allora cosa fare? Intanto ci sono delle convenzioni. Lasciamo stare il momento della celebrazione, che daremo in pasto alle convenzioni senza alcuna pietà. Superato quel momento, è tutto nelle vostre mani.
Una ricetta precisa non c'è, ma ci sono due cose da considerare:
- il matrimonio è il vostro, quindi deve rispecchiarvi o comunque rispecchiare il tema che avete scelto (se lo avete scelto);
- un matrimonio può dirsi riuscito se gli ospiti sono stati bene (di riflesso staranno bene anche gli sposi). La nonna di 86 anni difficilmente potrà dirlo se le somministrerete 8 ore di Napalm Death. La zia, ascoltando "Tush" degli ZZ Top, potrebbe domandare come possa piacere questo tipo di musica. E vostro padre, sentendo "Almost Unreal" dei Roxette, potrebbe chiedervi "chi sono questi cani arrabbiati?", oppure dirvi che non ha mai sentito nominare i Guns N'Roses (gli esempi non sono di fantasia, ma riguardano sconcertanti esperienze personali). Il matrimonio insegna a non stupirsi di nulla.
Il carattere intergenerazionale può essere una chiave vincente: se scegliete "Guarda Come Dondolo" di Vianello o "Tanti Auguri" della Carrà, nessuno si sentirà escluso. Questi brani hanno anche il vantaggio di essere ballabili.
L'elemento emotivo è anch'esso importante: per il primo ballo degli sposi è l'amore a dover trionfare. Ultimamente mi è capitato spesso di trovare "A Mano A Mano" di Rino Gaetano, che trovo una scelta azzeccata. Ma se dovessi dire quale sarà la mia, non ho incertezze: "Nowhere Without Your Love" dei Mastedon. I Mastedon sono un gruppo tipo Boston, quelli di "More Than A Feeling". Dai, che l'avete sentita di sicuro!
L'elemento ballabile è fondamentale: è una festa, siamo qui per divertirci. Qui avete 2 strade: o scegliete la dance o dei pezzi comunque ballabili, anche se non prettamente disco. Tenete presente che i balli di gruppo, per quanto magari non vi piacciano, ci sono quasi sempre. E' il momento in cui le ragazze si levano le scarpe perché hanno i piedi doloranti e gonfi, ma vogliono assolutamente "muovere la colita". Un pò non fa male. Io non li amo ma, quando parte "YMCA" dei Village People, non riesco a trattenermi.
L'elemento tematico è una buona soluzione: se avete deciso che il tema sono gli anni '80 o gli anni '60, il compasso sarà più ristretto. In ogni epoca ci sono canzoni d'amore, canzoni ballabili e canzoni che conoscono tutti.
Come ogni aspetto della festa, anche le musica sarà oggetto di critica: troppa, troppo poca, inadeguata, invadente o addirittura moscia, l'importante è che rispecchi il vostro gusto, mitigato da qualche accortezza che possa essere utile alla riuscita dell'evento e al benessere degli invitati. E auguri agli sposi!
Temistocle Marasco
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