L'altra parte di me

Non riesco a chiudere occhio stanotte, la stanchezza mi impedisce di concedermi al sonno.
Balzo fuori dal letto e come mamma m’ha fatto, un po’ confuso e un po’ depresso almeno dentro di me.
La percezione della stanza è alterata, tra i colori più sgargianti e le pareti che son specchi così.
L’ossessione di fuggire via, tenendo per mano i tormenti e nell’altra un bicchiere di gin.
Per affogarci i miei pensieri,
Distrarmi con il blues,
Scappare dai miei errori e non dover pensarci più,
E se mi guardo in questo specchio vedo tutti tranne me,
Prometto da domani cambierò.
(Rit) Ma stasera proprio no,
Lasciatemi cantare!
Come un matto nel salone
Che non sa neanche ballare!
Fino all’ultimo secondo prima che collasso a terra in un bel sogno,
Con l’altra parte di me…
Questo è l’ultimo drink che mi faccio stanotte, come l’ultima volta, e la penultima volta.
Che ho lo sguardo che cade dentro ad un precipizio che non vuole finire.
Vivo pieno di rimorsi ma non ho neanche un rimpianto, tra la gioia e l’incertezza che mi ha reso il cuore affranto,
E queste maschere sul volto che mi cerco di strappare con il gin, forse poi le toglierò...
Per capire ciò che sono,
Distrarmi con il blues,
Scappare dai miei errori e non dover pensarci più,
E se mi guardo in questo specchio vedo tutti tranne me,
Prometto da domani cambierò.
(Rit) Ma stasera proprio no,
Lasciatemi cantare!
Come un matto nel salone
Che non sa neanche ballare!
Fino all’ultimo secondo prima che collasso a terra in un bel sogno,
Con l’altra parte di me, con l’altra parte di me!
Con l’altra parte di me,
Con l’altra parte di me,
con l’altra parte di me,
Con l’altra parte di me!