
Charlie Watts: un lord dietro i tamburi
Gentleman in una rock band. Sobrio, elegante, misurato. Sembra un ossimoro, ma è Charlie Watts. Da un punto di osservazione privilegiato, dietro la sua batteria, notte dopo notte, per quasi 60 anni, ha visto riprodursi quella perfetta alchimia che ha consegnato il nome dei Rolling Stones alla leggenda.
Ha sempre avuto la consapevolezza che seguire Mick Jagger e Keith Richards sui sentieri che incrociano rock, fama e vita spericola era impossibile per chiunque e, in verità, neppure gli interessava. I magnifici danzanti anni '60, i club di Londra epicentro della nuova musica, le quotidiane tentazioni. E' lì, tra quelle strade che l'epica senza fronzoli di Charlie Watts ha inizio, è lì che trova significato e svolgimento: così nasce la favola di un gentiluomo inglese con la passione per i ritmi esotici prestato come officiante all'altare del blues e del rock.
Lo racconta bene Paul Sextone nel libro "Charlie's Good Tonight", con particolari che fanno sorridere e commuovere, su "quel padre di famiglia" (ma ora non esageriamo) che ha fatto della fedeltà ai suoi amici del cuore la bussola per orientarsi nel mondo.
Perché Charlie, Mick e Keith si definivano tra loro semplicemente fratelli. "Mi manca in tutti i modi possibili", scrive Jagger nell'introduzione. "Era la persona più autentica che abbia mai conosciuto", gli farà eco Richards poche pagine dopo. Righe che non riescono a sciogliere il dolore per la scomparsa di Charlie il 24 agosto 2021. Gli Stones in lutto, costretti a elaborare la perdita, prendono l'unica decisione loro consentita: continuare a suonare.
Anche se non è difficile immaginare il vuoto quando alla prima canzone dell'ennesimo concerto, dietro i tamburi non hanno più incrociato i suoi occhi. Nel libro si attraversa tutta la parabola di Watts, in equilibrio tra pubblico e privato, tra la dimensione di rockstar atipica e la centralità della famiglia, cui il batterista dedicava ogni energia. Frammenti di un'esistenza il cui ritmo viene ricostruito capitolo dopo capitolo. E alla fine il passo verso l'amplificatore è breve, ricordando quanto quel gentiluomo abbia fornito classe, dinamica e buon gusto a una cosa incontrollabile che va sotto il nome di batteria rock.
Temistocle Marasco
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