Le canzoni che parlano del gioco

Le canzoni che parlano del gioco
Ogni canzone ha il suo tema da cui si crea un intero contenuto, una storia tutta da scoprire e da cantare/ballare. L'amore, naturalmente, è quasi sempre il focus ricorrente da cui partire. Ma una canzone può essere anche molto altro. Il gioco è una valida alternativa da questo punto di vista e non mancano testi anche piuttosto celebri ad animare la scena mondiale.
Le canzoni più famose sul gioco
Elvis Presley in Viva Las Vegas esalta fortemente le forme del gioco e della scommessa al casinò. Un chiaro omaggio ad una città spettacolare e folkloristica, dove tutto diventa possibile e gli eccessi sono considerati normalità. La spensieratezza è il tratto distintivo intorno a cui ruota il suono, riferito non solo alla tipica città americana, ma più in generale.
The Gambler di Kenny Rogers è divenuta famosa nel mondo non soltanto come canzone, ma anche come serie tv affermatasi negli anni. Un testo dove il gioco assurge al ruolo di specchio davanti al quale la vita deve fermarsi per affrontare nuove sfide.
Una vera e propria metafora del confronto e della riflessione. L'incontro con un giocatore accanito è al centro della scena e ne sviscera sogni, prospettive, ma anche consapevolezze non propriamente acquisite in pieno.
Una delle canzoni più popolari in assoluto sul gioco si chiama Luck be a lady, composta da Frank Sinatra. L'elemento fortuna viene enfatizzato nell'accostamento al gioco, di cui lo stesso Sinatra si professa particolarmente avvezzo.
D'altronde, non è un mistero che egli frequentasse le sale da gioco di Las Vegas negli anni 60, in un periodo in cui il gioco non era ancora un fenomeno sociale così diffuso come ai giorni nostri.
La playlist a tema gambling
In Italia c'è un rapper in particolare che ha portato alla ribalta una storia tanto triste quanto sconvolgente in una delle sue canzoni. Lui è Michele Salvemini, meglio noto come Caparezza, il quale decide di denunciare la dipendenza da gioco di un uomo, Luigi Delle Bicocche, all'interno della sua canzone Eroe.
Una vita già piuttosto provata dall'assenza di prospettive e da una precarietà incessante viene ulteriormente scombussolata da una dipendenza che si fa denuncia e richiesta d'aiuto.

Una riflessione su come si evolve la vita di una persona umile, del ceto medio-basso, come nella fattispecie, attraverso uno sguardo riflessivo rivolto al tema del gambling.
Shape of my heart di Sting è un testo molto profondo sul piano sostanziale. Con molta filosofia accosta la componente fortuna al gioco per capire essa quanto possa incidere nella predisposizione di una persona che vuole giocare alle roulette online gratis sui migliori siti o, comunque, a qualsiasi altro gioco dove sono previsti soldi. Del resto, oggi si parla soprattutto dell'online e se la canzone di Sting, per ovvi motivi dettati dall'età, non contempla il gioco del web, il testo può essere facilmente catalogato, oggi, comprendendo anche il mondo del gioco su internet, sempre più diffuso non solo tra i più giovani ma anche tra i boomer.
Il mistero della fortuna è analizzato in maniera particolare attraverso musiche e suoni tipiche dell'artista. Regole ben precise e limiti prestabiliti per capire dove si può arrivare.
Persino i Deep Purple hanno omaggiato, in un certo senso, la sala da gioco attraverso un brano divenuto celebre per le sue origini, Smoke on the water. Canzone che richiama ad un incendio accidentale che si propagò per l'intera sala del casinò di Ginevra, distruggendolo nella sua interezza.
Quando è iniziata la diffusione del gioco nella musica
Il gioco ha sempre avuto una forte attrattiva in ambito musicale sin dalle fasi primordiali. Ai primi suoni sono legati testi che fanno riferimento ad un argomento così vasto e dalla portata sterminata.
Un discorso ben avviato soprattutto con l'evoluzione musicale tipica del 900, laddove la compattezza e l'unione degli strumenti ha reso ancora più solida la centralità del gioco.
Il concetto è ben chiaro ed è riprodotto, spesso e volentieri, da grandi artisti, in particolar modo italiani. Si inizia a parlare del gioco in una forma considerata di intrattenimento per, poi, spostarsi verso una voce di denuncia, megafono a cuore aperto di tutte quelle storie che passano sotto traccia, ma che creano più di qualche grattacapo nella vita delle persone.
Come la musica tratta il tema del gioco
Il tema del gioco è ricorrente ed ha un valore fondante in una certa diffusione musicale. Un legame forte soprattutto con la musica pop, il genere di ampio raggio dove questa diffusione, per l'appunto, è maggiormente consolidata.

Il passato offre vari spunti attraverso cui entrano in gioco dinamiche, metafore e similitudini che appartengono proprio a quel mondo lì. Musica e gioco si attirano a vicenda, anche tra gli artisti emergenti, sfruttando un luogo sacro da questo punto di vista per tutti gli scommettitori come il casinò.
Il luogo, generalmente, della perdizione in cui i sogni di gloria possono diventare realtà, ma anche ridimensionamento ed è proprio questo uno dei temi forti trattati sul fronte musicale.
Il doppio filo che lega musica e canzoni è testimoniato dalla pratica di accompagnare suoni ed effetti grafici a giochi online come il poker. Qui l'effetto musicale serve, in un certo senso, a donare suspense e maggiore prestigio al gioco, oltre che ai giocatori e all'intera atmosfera del tavolo.
Persino un mito della musica nera americana come Ray Charles tratta il tema del gioco in una delle sue composizioni, datata 1953. La canzone si chiama Losing hand e basta ascoltarla almeno una volta per capire il facile riferimento tra la partita di poker e un grande amore, entrambi persi sul piatto della bilancia. A testimonianza di un'imprevedibilità di fondo che caratterizza i due ambiti e che rende l'interconnessione ancora più forte e solida.
Al gioco può essere associata un'immagine emblematica che ne descriva la vita e il suo flusso. Ciò che fa il gruppo americano rock dei Motorhead in una loro celebre canzone, Ace of Spades. L'asso di spade è la carta in questione che racchiude il lento scorrere della vita e l'imprevedibilità, concetto richiamato in precedenza, che la caratterizza.

Andrea

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