
Perché Paul McCartney ce l'ha con Bruce Springsteen?
Sir Paul di recente ha presentato il suo libro di fotografie sui Beatles "1964: Eyes Of The Storm". Durante la serie di podcast "Conan O'Brien Needs A Friend", ha parlato di come nei concerti sia costretto a spaccarsi la schiena molto di più oggi che agli inizi della carriera. E la colpa di tutto questo avrebbe un nome e cognome: Bruce Springsteen.
Il Boss è famoso per i live interminabili. Questo avrebbe "costretto" i colleghi ad adeguarsi prolungando il tempo delle loro performance. I due sono amici, hanno suonato insieme in varie circostanze e scherzato altrettante su questa nuova tendenza delle esibizioni dal vivo.
"Al giorno d'oggi, in gran parte, hai un headliner e poi un supporter", ha spiegato McCartney a Conan O'Brien. "Negli anni '60 c'era un sacco di gente in scaletta e nessuno faceva dei set lunghi. Ora suonano per tre o quattro ore".
Entrando nel dettaglio di come funzionava negli anni '60, McCartney ha aggiunto: "Ai quei tempi si esibivano un sacco di persone insieme. Se eri un comico, ad esempio, il promoter ti chiedeva quanto tempo durava lo spettacolo. Quattro minuti? Ok, allora ne faceva quattro. Noi pensavamo che 30 minuti fosse qualcosa di epico, ai quei tempi non sembrava strano".
Un live di soli 30 minuti oggi sarebbe improponibile. Per questo sir Paul rimpiange i tempi in cui la sfangava con una manciata di canzoni. Adesso, a 80 anni suonati, gli tocca fare concerti veri.
Temistocle Marasco
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