
Rocco Hunt medita l'addio alla musica: ma che succede?
E' bello fare il cantante: successo, fama, soldi a palate, donne. Tuttavia, come in ogni mestiere, c'è sempre il rovescio della medaglia. Il palco rilascia al pubblico solo la parte bella e i lustrini, cosicchè non fa pensare minimamente alla fatica, le pressioni e le difficoltà cui un artista è sottoposto e che, in determinati momenti, diventano insostenibili.
E' quello che sta succedendo a Rocco Hunt. Lo sfogo lanciato sul suo profilo Instagram non lascia dubbi: "Mi hanno privato e ancora adesso mi stanno privando della mia libertà. Sono anni che continuamente vi prometto che l'album nuovo uscirà presto e per un motivo o per un altro non riesco a condividerlo con voi. Siamo cresciuti insieme attraverso la mia musica e ci siamo emozionati durante i concerti ed io mi sono sempre sentito come se fossi stato nel pubblico con voi. Ovunque sono andato mi avete fatto sentire a casa (per questo vi ringrazio) e spero che per voi sia stato lo stesso. Ma adesso non me la sento più di continuare e credo sia meglio lasciarvi con il bel ricordo che avete di me. Ho troppe pressioni e forse è arrivato il momento di mollare tutto e darla vinta a tutte le persone che vorrebbero la fine della mia musica. Ho creato tante aspettative che non riesco a mantenere. Ho sentito il bisogno di sfogarmi con voi e dirvi che per adesso mollo tutto. Purtroppo mi sembra la decisione più onesta da prendere".
Il rapper campano, in effetti, dopo aver pubblicato 3 dischi in 3 anni, è dal 2015 che non propone nuovi lavori, fatta eccezione per alcuni singoli. Nelle parole del poeta urbano si legge grande amarezza, ma anche la consapevolezza di aver preso l'unica decisione possibile per uscire da quell'angolo in cui ora si sente stretto. La classica pausa dai riflettori non è così inconsueta, se non fosse che il suo sembra un vero e proprio addio. "Nunn'è nu juorno buono".
Temistocle Marasco
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