Sai a volte resto fermo
mentre corro avanti
Mentre corro verso tutto
tengo in mano il nulla
e voi distanti.
Perché ho capito che
un attimo è importante
ma conta poco se fai passi da gigante
Lo so chi mi conosce mi disegna presto
Sorriso a cento denti che riflette dentro
Io che ricalco quell' amara descrizione
se decido poi di piangere, lo so
che cambio intenzione
Ma sono stanco sai delle apparenze
più le combatto, mi ci incazzo,
poi mi incastro e mi ritrovo che fingo io
che vada sempre immensamente tutto bene
che un calo fisico e mentale no, non mi appartiene
Casco sempre, poi ricomincio
mentre getti la spugna tu
Io non rinuncio, sono una roccia
senza un cuore di carne
un uomo che non crolla
ma con un passato in fiamme
che non fa male
Come se ogni storia vissuta
per essere ascoltata
debba essere tatuata con l’inchiostro sulla pelle
La mia l’ho lanciata in cielo
per tenerla un po' al sicuro
per tornare ad abbracciarla
quando il cielo è un po'più scuro
Per provare a capirla
Per volare un po' più su
senza paura di cadere
ancora come non sai tu
Aquilone senza filo dai mille colori
Non si vedono di giorno e per questo so li adori.
Per volare un po' più più lontano dagli sguardi
libero libero
Mentre sfiori le note del vento pensando chissà
E ritorno giù
non ho ancora finito
ho perso
Sai la voce, dei pilastri, tanti amori e pure qualche amico.
E più cerco di trovarmi più mi perdo
e per non restare solo, più mi sforzo più solo mi sento
È un'amara condizione di chi si fida troppo di un abbraccio
di chi ha visto porte in faccia, vieni dentro fuori ghiaccia.
Sei al sicuro, il tempo di ricordare come ci si scalda e vai coi calci in culo
Puoi capire l'amarezza di un carattere complesso
voglio stare male anch'io quando riflesso
voglio uscire fra la gente e scegliere che dire
voglio uscire fra la gente non solo ad ascoltare
voglio sentirmi libero di piangere, di desistere, di correre e di andarmene
Per volare un po' più su, senza paura di cadere ancora come non sai fare tu
Aquilone senza filo dai mille colori
Non si vedono di giorno e per questo so li adori.
Per volare un po' più, più lontano dagli sguardi, libero
Mentre sfiori le note del vento pensando chissà
Mirco Olivastri è un cantautore romano classe 1992. Si avvicina alla musica e alla scrittura fin da bambino, iniziando dalla trascrizione dei testi delle sue canzoni preferite, fino ad arrivare alla creazione di pezzi inediti, che attingono alle sue esperienze di vita. Un passato complesso e difficile, che l'artista non traspone mai in un'ottica e con un'accezione negativa, bensì di crescita e maturazione, da cui apprendere per migliorarsi. L'attitudine alla musica gli viene in gran parte trasmessa dal padre (ex speaker radiofonico) e più in generale dalla famiglia, proprietaria di un noto locale di performance live della Capitale: osservando e vivendo con lo sguardo curioso e appassionato le esibizioni di moltissimi artisti, Mirco comprende presto che la sua strada si sarebbe intrecciata con la passione per la scrittura ed il canto. Tra i tanti interpreti e cantautori che ha il piacere di ascoltare dal vivo, Fabrizio Moro, Franco Battiato, i Nomadi e gli Stadio sono coloro, insieme a Lucio Battisti, che lo ispirano maggiormente, influenzando la sua già intrinseca predisposizione alla composizione di testi introspettivi ed intimisti. Studia chitarra da autodidatta ed intraprende la formazione nel canto, con l'obiettivo di migliorare le sue competenze professionali e di esprimere al meglio, nell'atto interpretativo, le emozioni che caratterizzano ogni suo progetto. Nel 2020 pubblica i suoi primi due singoli ufficiali, "Il Profumo della Luna" (feat. Veronica) e "Check-In", che gli consentono di essere notato da alcuni addetti ai lavori e di ricevere la proposta di partecipare a Casa Sanremo. Per l'occasione, Mirco presenta "Fa' Qualcosa", un vero e proprio inno al coraggio dalle sfumature rockeggianti che conquista pubblico e critica. L'anno successivo, è il turno di "Il Cielo nientemeno", una release sognante e delicata, in cui l'artista descrivere il suo rapporto con il Cielo, facendo leva sull'idea che ogni evento atmosferico sia il risultato dei sentimenti provati da noi esseri umani sulla Terra ed evidenziando il concetto che, per il Cielo, siamo tutti molto più di ciò che crediamo di essere. Pochi mesi più in là, nell'Ottobre del 2021, esce "Incenso e rosa", un'intensissima lettera a cuore aperto da genitore a figlio e viceversa, che tratta, con un'incredibile raffinatezza emotiva ed espressiva, la delicata tematica della perdita di una persona cara, trasformandola da una dolorosissima assenza, ad una presenza luminosa e costante, in grado di guidarci, sorreggerci ed avvolgerci nell'abbraccio dell'Amore. Lontano da definizioni di generi ed etichette, Mirco Olivastri si contraddistingue per una scrittura personalissima dal forte impatto emozionale che, unita ad una caratura vocale fortemente riconoscibile, lo rende una delle più brillanti proposte del nuovo cantautorato italiano maschile.
Pesante, grossa, costosa e ci vuole un bel pò per accordarla. Ma fighissima e forse anche piuttosto utile: è la chitarra elettrica a doppio manico.
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Un post su un nuovo progetto scatena l'amore dei suoi fan, antidoto vero per combattere l'acufene che lo ha condotto sulla soglia del ritiro.
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