Anche stamattina ho aperto gli occhi
E metto in scena la mia identità
Ho detto una preghiera questa notte
E ho fatto finta fossi ancora qua
Io colleziono personalità
In confezioni scadute di Lexotan
Ho un disastro nucleare nella testa
E un sorriso disegnato sulla faccia
Saluto sempre la gente del mio palazzo
E quando tutti sapranno che sono pazzo
Almeno loro diranno
Almeno loro diranno
Era un bravo ragazzo
Un bravo ragazzo
Era un bravo ragazzo
Mi specchio in un autoritratto del barocco
Non sono io ma solo ciò che rappresento
Sono in conflitto con me stesso
Perché ho giurato che avrei infranto ogni giuramento
Se ti avvicini puoi vedere quanto faccio schifo dentro
Saluto sempre la gente del mio palazzo
E quando tutti sapranno che sono pazzo
Almeno loro diranno
Almeno loro diranno
Saluto sempre la gente del mio palazzo
E quando tutti sapranno che sono pazzo
Almeno loro diranno
Almeno loro diranno
Era un bravo ragazzo
Un bravo ragazzo
Era un bravo ragazzo
La mia educazione cattolica
Le crisi di panico in macchina
La pornografia nipponica
Mi mandano in paranoia
La mia educazione cattolica
Le crisi di panico in macchina
La pornografia nipponica
Mi mandano in paranoia
Saluto sempre la gente del mio palazzo
E quando tutti sapranno che sono pazzo
Almeno loro diranno
Almeno loro diranno
Era un bravo ragazzo
Mercvrio, pseudonimo di Davide Attili, nasce a Roma il 19/9/1991, data palindroma, alle ore 19:09, il che infonde mistero al 19, se consideriamo quanto segue: il numero di verso e di capitolo del Corano in cui un angelo annuncia a Maria la nascita di Gesù è 19:19. Coincidenze, si chiede l’artista? Forse. Il fatto che il suo nome d’arte sia il termine romano con cui si indicava proprio la divinità “messaggera” degli Dei è un’altra coincidenza, si chiede il pubblico? Forse si, forse no ed è lo stesso cantautore ad affermare un’ulteriore casualità, anche se, tutta queste serie di avvenimenti concomitanti, sommati, compongono, secondo lo stesso artista, una prova. Prova di cosa non ci è dato saperlo, perché tutto, ancora oggi, rimane avvolto nel mistero. Un mistero di cui Mercvrio si avvolge, lasciando spazio solo alla sua musica ed ai suoi stimati lavori audiovisivi. Dopo essere cresciuto cantando e suonando in gruppi hard rock, metal e “freejazz pop indogiapponese” nei principali, “ma soprattutto nei secondari” locali della Capitale, Davide Attili dà vita, nel 2014, al suo progetto solista, proprio sotto il nome di Mercvrio, che lo vede cimentarsi nella scrittura di testi in lingua italiana. Per quanto il rock e le sue derivazioni sonore esercitino ancora oggi una significativa influenza su di lui nello stile canoro e compositivo, i brani all’attivo del suo percorso solista sono la risultante di molteplici forze contaminanti, non solo musicali. Laureato in Cinema, Teatro e Arti Digitali, Davide coltiva questa sua altra passione, la Musica, realizzando diverse tipologie di prodotti audiovisivi per il collettivo artistico Miniera. Nel 2018 esce il suo primo singolo ufficiale, “Zanzare in Autunno”, seguito, l’anno successivo, da “Faraone” ed “AmoR”. Nel 2021, la label romana The Bluestone Records rimane affascinata dal suo talento, autorale, interpretativo e compositivo e lo stesso anno Mercvrio firma con loro un contratto discografico che, pochi mesi più in là, lo porterà alla pubblicazione di “La pioggia su Roma”, una release intensa dedicata alla Capitale, alla quale partecipano il sagace cantautore NH e due delle voci più potenti ed incisive del nuovo panorama musicale femminile italiano, Cecile e Sarai. A poche settimane dall’uscita di questa collaborazione a 5 stelle, Mercvrio torna a far vibrare i cuori con la sua scrittura diretta, ironica ma al tempo stessa profonda e viscerale con “Ormoni”, un brano dedicato alla doppia faccia dei ricordi d’infanzia, che portano con sé il sorriso scaturito dalla loro rievocazione, ma, al tempo stesso, la malinconia per un’età che non tornerà più e per quei sentimenti puri e limpidi, lontani da secondi fini, che, crescendo, lasciano il posto al controllo delle emozioni ed all’indifferenza, edificata come barriera contro il dolore. Tra ironia, sentimento, emozione, raffinatezza compositiva e vocalità calda, intensa e riconoscibile, Mercvrio è considerato da pubblico e critica uno dei migliori esponenti dell’indie pop italiano.
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