Testo I vicini Banda Putiferio

I vicini

Regole giuste di buon vicinato in un palazzo poco abitato
Dal piano di sopra rumori e cagnacci, mischiati ai battiti di scopa e di stracci
Il pianerottolo pulito e lindo con le piantine ed un odore tremendo
di candeggina usata di fretta dalla signora con la pompetta
che spruzza in giro come forsennata alla ricerca di un'alleata
per passare le ore a parlare di suo cognato che è all'ospedale

Io sono schivo in questo palazzo, sarà la fretta, mi penseran pazzo
ma tra i disturbi a me più evidenti, son proprio i vicini di quelli pesanti
Una coppietta di innamorati, privi di sonno e concitati
a farmi sapere, da un muro sottile, quello che fanno e mi rode la bile
Si, me li vedo, belli e sornioni, a fare numeri di sesso a carponi
mentre io single di razza e di scelta, rimango a tuffarmi nelle illusioni
Non hanno ritegno, non smettono mai di disturbare, finiranno nei guai

Ed ecco che giunge, in una notte stellata, un urlo secco, una porta sbattuta
Avvicino l'orecchio alla parete implicata, è proprio un urlo dell'innamorata
Seguo con orecchio attento i risvolti della lite
il bicchiere è un portento appoggiato alla parete
Scopro una misera storia di amanti, torno alla tele, ma loro vanno avanti
Urlano insieme, è un gran casino, è giunto il momento di lamentarsi un pochino
Così con garbo busso alla parete, ma quelli niente, addio mia quiete!
Non so che fare, non conosco nessuno, poi è già tardi, meglio il cuscino
Decido allora di andarmene a letto, più saggio dormire, quantomeno corretto

L'indomani alla radio ascolto turbato : "Notizia di cronaca, massacro annunciato:
giovani sposi appartati e tranquilli si accoltellano e muoiono tra liti e gran strilli"
"Per Bacco! Son rogne" penso lì al volo
"Mi faran le domande, io che son solo"
All'arrivo gentile della polizia, non ho detto molto: la storia era mia
Una telefonata ad una rete pagante, una troupe in salotto, mi sento importante
Domanda ovvia: "Lei dov'era?"
Risposta altrettanto: "Non li conoscevo, solo buongiorno e buonasera"

Regole giuste di buon vicinato in un palazzo poco abitato