Ah - ich setze die Kaputze auf, zieh die Haustür zu,
mach meine Kopfhörer rein - guck ich bin genau wie du.
Ich muss heute noch was klären, geh den Laternenweg entlang,
Ich warte da auf dich, 18 Uhr - Treffen an der Bank.
Denn ich bin etwas verkrampft, das ist alles hier nicht Jugendfrei,
doch Gott sei Dank bist du dabei.
Guck mal, wie viele Sterne heut schein,
ich werf ein Blick nach oben und es scheint, als wenns gleich anfängt zu schneien.
Guck, ich rappe jetzt schon auf ner andern Stufe,
doch erkenn mich nicht mehr wieder, wenn ich anfange zu fluchen.
Es macht für mich auch kein Sinn mehr, wenn ich anfang' dich zu suchen,
hab auch keine Zeit,ich muss Mama im Krankenhaus besuchen.
Mama, ich weiß, dass ich vieles besser machen sollte,
doch ich bin mir sicher, dass ich dich als Rapper nicht enttäusche,
manchmal fühle ich mich einfach nur besessen von dem Teufel,
obwohl ich schwöre, dass ich echt diese Äpfel niemals wollte.
Du weißt, manchmal brauch' ich mehr als meinen Stift um zu vergessen,
doch du akzeptierst das so und lernst die Dinge so zu schätzen.
Und manchmal vergess ich echt, wie stark du bist,
ich glaub wenn mein Sohn sich entfernen wird, ertrag ichs nicht.
Doch wir schaffen das zusamm, so läuft das Leben seit Tagen,
und was wollen die Penner sagen - ich rappe auf leeren Magen.
Wer weiß wo ich wär', wenn ich den einen oder andern Fan nicht hätte,doch seh wie zerbrochen ich bin, durch den Spiegel dieser Jamtoilette.
Denn ich bin gelgentlich auch drauf,
doch fallen die Schäden nicht mehr auf, weil ich den Nebelblick nicht tausch.
Fall versehentlich aufs Maul , kriege Schläge in den Bauch,
denn man sollte nicht jedem in seiner Gegend auch vertrauen,
hab den Regen hier durchschaut, doch gebe ich nicht auf,
spühr den Stahl an meine Schläfe - denn das Leben nimmt sein Lauf.
Oft lässt mich der Hass nicht atmen,
doch scheiß egal, wir freestylen uns Acapella durch diese Nacht in diesen Straßen.
Wir komm schon heile an, denn das ist alles was wir haben,
auch wenn ich schon seit ner Weile nicht mehr kann.
Papa, glaub mir, dass es mich genau so fickt wie du denkst,
wenn ich Sonntags nach Haus komme Und Sienna mich nicht mehr erkennt.
Und ich weiß, du würdest mich verstehen, würdst du nicht beim Gespräch,
immernoch in meine Kinderaugen sehen.
Ich setz die Kaputze ab, weils mich sprachlos macht,
das ist mein Leben, mehr als ich je erwartet hab - sie nennen mich Montez.
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