(Icelandic christmas-compilation)
Þið kannizt við jólaköttinn
- sá köttur var griðarstór
Fólk vissi'ekki hvaðan hann kom
eða hvert hann fór
Hann glennti upp glyrnurnar sinar
glóandi báðar tvær
Það var ekki heiglum hent
að horfa í þær
Kamparnir beittir sem broddar
upp úr bakinu kryppna há
og klærnar à loðinni löpp
var ljótt að sjá
Því var það, að konurnar kepptust
við kamba og vefstól og rokk
og prjónuðu litfagran lepp
eða lítin sokk
Þvi kötturinn mátti' ekki koma
og krækja í börnin smá
Þau urðu að fásína flík
þeim fullorðnu hjá
Og er kveikt var á jólakvöldið
og kötturin gægðist inn
stóðu börnin bísperrt og rjóð
með böggulinn sinn
Hann veifaði stélinu sterka
hann stökk og hann klóraði' og blés
og var ýmist uppi í dal
eða úti' um nes
Hann sveimaði, soltinn og grimmur
í sárköldum jólasnæ
og vakti í hjörtunum hroll
á hverjum bæ
Ef mjálmað var aumlega úti
var ólukkan samstundis vís
Allir vissu' að hann veiddi menn
en vildi ekki mýs
Hann lagðist á fátæka fólkið
sem fékk enga nýja spjör
fyrir jólin - og baslaði og bjó
við bágust kjör
Frá því tók hann ætið í einu
allan þess jólamat
og át það svo oftast nær sjálft
ef hann gat
Því var það, að konurnar kepptust
við kamba og vefstól og rokk
og prjónuðu litfagran lepp
eða lítin sokk
Sum höfðe fengið svuntu
og sum höfðu fengið skó
eða eitthvað, sem þótti þarft
en þad var nóg
Þvi kisa máti' engan eta
sem einhverja flíkina hlaut
Hún hvæsti þá heldur ljót
og hljóp á braut
Hvort enn er hún til, veit ég ekki
en aum yrði hennar för
ef allir eignuðust næst
einhverja spjör
Þið hafið nú kannske í huga
að hjálpa, ef þörf verður á
máske enn finnist einhver börn
sem ekkert fá
Máske, að leitin að þeim sem líða
af ljósskorti heims um ból
gefi ykkur góðan dag
og gleðileg jól
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