
Perché Blanco è stato denunciato? Il precedente dei Placebo
I fiori di Sanremo sono stati violentati in diretta durante l'esibizione di Blanco che, con rabbia, si è accanito sulla scenografia allestita sul palco dell'Ariston.
All'indomani dell'accaduto, il Codacons ha formalizzato un esposto nei confronti dell'artista. Forse perché la canzone era troppo brutta? O perché era vestito troppo di bianco? No, per danneggiamento: "Blanco sarà chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai e a rispondere del reato di danneggiamento. Al di là della volgarità del gesto e della sua inopportunità, l'aver distrutto la scenografia del festival potrebbe realizzare veri e propri reati. Oltre all'aspetto penale, la distruzione operata da Blanco ha prodotto un evidente danno economico ai cittadini: la scenografia dell'Ariston è infatti pagata dagli utenti italiani che finanziano la Rai attraverso il canone, e il danneggiamento a vasi e fiori ha determinato uno spreco di soldi pubblici che ora l'artista dovrà risarcire", si legge in una nota dell'associazione che tutela i consumatori.
Così la procura di Imperia ha aperto un fascicolo a carico di Blanco per "danneggiamento". Per questo reato, il codice penale stabilisce quanto segue: "chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni".
Fatto sta che ancora non s'è capito se i fiori di Sanremo sarebbero stati sacrificati comunque o se la reazione dell'artista sia dipesa dal malfunzionamento degli auricolari.
Un precedente di una reazione così scomposta sullo stesso palco lo si ritrova nell'edizione 2001, quando si esibiscono i Placebo: il cantante Brian Molko conclude la performance spaccando la sua chitarra contri gli amplificatori. Il pubblico non gradisce e piovono i fischi. Brian Molko, per la cronaca, cantava senza auricolari.
Temistocle Marasco
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