
Franz Ferdinand: quando Kapranos venne accusato di spionaggio internazionale
Il rock è trasgressione e per i suoi protagonisti non è raro inciampare in qualche incidente giudiziario. Anzi, diciamo che fa curriculum! Le cause degli arresti sono sempre le stesse: vandalismo, droga, eccessi in genere.
La storia che invece ha come protagonista Alex Kapranos, membro dei Franz Ferdinand, è differente, frutto sfortunate coincidenze. Correva l'anno 2005 quando il gruppo rilasciava il suo album di maggior successo: "You Could Have It So Much Better". Nel tour promozionale c'erano due date in Russia, a San Pietro Burgo e Mosca, concluse le quali la band doveva volare a New York per il live successivo. Tuttavia all'aeroporto di Domodedovo l'ufficio per l'immigrazione tratteneva Kapranos per "accertamenti" in quanto sospettato di essere "persona ad alto rischio per la sicurezza".
Ad attirare l'attenzione delle autorità era stato il passaporto del musicista, sul quale era registrato non come Kapranos ma come Alex Huntley, cognome della madre. Era stato suo padre a fare questa scelta, per permettere al figlio di avere un cognome che avesse un respiro più internazionale, meno identificativo del suo. Non poteva sapere che Huntley era un nome inserito in una lista di passeggeri "no fly" verso gli Stati Uniti.
"C'erano ragazzi in uniforme che mi giravano intorno. Allora capii che si trattava di qualcosa di serio", ha raccontato il rocker al Times. Sfortuna volle che Alex Huntley fossere le generalità usate sotto copertura da Richard Tomlinson, un ex agente dei servizi segreti del MI6, l'agenzia di spionaggio del Regno Unito. Tomlinson aveva utilizzato questo pseudonimo proprio per alcune missioni in Russia.
Successivamente licenziato dal governo britannico, è stato condannato a un anno di carcere per aver pubblicato un libro (intitolato "The Big Breach") in cui descriveva la sua carriera nei servizi, con tanto di informazioni e modalità operative che il Regno Unito avrebbe voluto tenere segrete.
Kapranos, però, al di là del nome e cognome, non aveva nulla in comune con il falso Huntley. Pertanto, nel giro di poche ore, risolto l'equivoco, i Franz Ferdinand ripresero il viaggio verso gli Stati Uniti.
Temistocle Marasco
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